RICORDA CHE PUOI DONARE ANCHE IL PLASMA !

A differenza del sangue che viene utilizzato direttamente dagli ospedali, il plasma ottenuto dalle donazioni viene spesso ceduto alle industrie farmaceutiche per ricavarne i cosiddetti plasmaderivati (veri e propri "farmaci salvavita"):

  • albumina: una proteina molto abbondante nel plasma utilizzata negli stati di shock, nelle ipoproteinemie, nell'ittero neonatale grave;

  • immunoglobuline: ovvero gli anticorpi, impiegati nelle gravi ipogammaglobulinemie e per la prevenzione e la cura di infezioni come il tetano, il vaiolo, l'epatite virale, la rabbia ed altre malattie;

  • fibrinogeno: essenziale per la coagulazione e carente in certe situazioni congenite o acquisite;

  • fattori della coagulazione: in particolare il fattore VIII e IX per la cura dell'emofilia A e B ed i fattori II, VII, X che possono essere carenti in certe malattie del fegato.

Come vedete i modi di utilizzo del plasma sono quindi molti e importanti per cui è di estrema importanza anche la donazione di plasma !

La donazione di plasma è altrettanto importante di quella del sangue, ma ancora ritenuta non altrettanto importante da molti donatori.
È un tipo di donazione meno impegnativa per l’organismo,  infatti può essere effettuata ogni 15 giorni a differenza della donazione di sangue che prevede un intervallo tra le donazioni di sangue minimo di 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne. Per questo ogni donatore è prezioso, ma sono ancora in pochi coloro che sanno di questa possibilità, rispetto a quanti donano il sangue. Durante una seduta vengono prelevati circa 750 ml di plasma e i requisiti di idoneità per i donatori di plasma sono gli stessi della donazione di sangue intero. La donazione di plasma permette inoltre di recuperare alla donazione anche i soggetti con valori di emoglobina al di sotto della soglia richiesta per le donazioni di sangue intero, in quanto le modalità consentono di reinfondere i globuli rossi e raccogliere solo la parte liquida del sangue, appunto il plasma.La plasmaferesi viene effettuata, in perfetta sterilità con kit monouso, con degli apparecchi particolari detti separatori cellulari. Infatti, il sangue prelevato ai donatori viene separato da questi apparecchi in modo che il plasma venga raccolto in una sacca e le altre componenti del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) siano restituite al donatore. Alla fine di ogni seduta viene generalmente reinfusa al donatore una quantità di soluzione fisiologica pari a quella di plasma donato, rimpiazzando così immediatamente i liquidi perduti con la donazione.

Poichè non siamo autosufficienti per la la raccolta del plasma, siamo costretti ad importarne circa il 30% da altri paesi dove la donazione è remunerata e quindi prediligere la produzione di farmaci da plasma derivati di donatori non remunerati significa risparmio e sicurezza. Il plasma donato è infatti già disponibile per essere lavorato e diventare un farmaco salva-vita con un costo più contenuto per il Servizio sanitario nazionale. Inoltre la raccolta su base volontaristica offre maggiori garanzie di sicurezza per i riceventi: chi non riceve un compenso è probabilmente disincentivato a mentire sulla propria salute.

La produzione dei farmaci emoderivati è coordinata, supervisionata e garantita dal Sistema sanitario nazionale attraverso il Centro Nazionale Sangue, e riconosce alle industrie specializzate esclusivamente il costo della lavorazione. Il sistema regionale raccoglie il plasma e lo invia alle industrie che dopo la lavorazione lo restituiscono alle regioni sotto forma di prodotto finito: la titolarità della materia prima, quindi, rimane pubblica.  

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